Barcelona IVF

(Italiano) Quando il Metodo Ropa regala un sogno.

March 08, 2022 Silvia e Corinna Season 1 Episode 4
Barcelona IVF
(Italiano) Quando il Metodo Ropa regala un sogno.
Show Notes Transcript

In questo episodio potrete conoscere la storia di Silvia e sua moglie che, dopo tantissimi anni di relazione hanno deciso di creare una famiglia. 

Si sono rivolte a BarcelonaIVF e sono entusiaste dell’esperienza vissuta.

«Dopo il primo colloquio ci siamo sentite subito accolte!»

«Se c’è un desiderio forte, non aspettate!»


[00:00:09.540] 

IN Fertile-CAST, the Barcelona IVF Podcast.


[00:00:14.130] - Michela

Ciao a tutti e bentrovati al podcast dedicato alla PMA. Io sono Michela dalla clinica a Barcellona IVF e oggi siamo qui lieti di ospitare Silvia.


[00:00:24.630] - Silvia

Ciao.


[00:00:24.630] - Michela

Ciao Silvia. La quale ci racconterà qual'è stata la sua esperienza con il metodo ROPA. Quindi innanzitutto Silvia grazie per aver accettato il nostro invito.


[00:00:36.510] - Silvia

Grazie a voi.


[00:00:38.570] - Michela

Allora volevo fare una piccola introduzione per chi non sapesse di cosa si tratta e quindi cosa sia il metodo ROPA. Il metodo ROPA è un trattamento di riproduzione assistita che si effettua tra una coppia di due donne. Una delle due apporterà i propri ovuli, fungendo da donatrice, e sarà quindi la madre genetica mentre l'altra riceverà gli embrioni mediante il transfer e sarà quindi la madre gestante.


[00:01:03.660] - Michela

Quindi è un meraviglioso metodo che dà l'opportunità ad entrambe le donne di partecipare alla gravidanza condividendola. Detto questo Silvia passiamo alla tua storia che siamo tutti curiosi di sapere. Allora vuoi raccontarci un po 'cosa è successo prima di iniziare il trattamento? Quindi cosa ti o vi abbia fatto arrivare a prendere la decisione di ricorrere ad un trattamento di riproduzione assistita?


[00:01:31.640] - Silvia

Sì, allora io e mia moglie stiamo insieme da tanti anni, in realtà adesso sono diciassette anni ed è già da molto tempo che comunque desideravamo avere un figlio, questo desiderio di maternità che ci è aumentato via via negli anni. Mentre magari prima ne parlavamo un po così, ci piacerebbe avere un bambino, un pezzo un po come capita a tante coppie e poi crescendo e diventando sempre più adulti, per non dire invecchiando, abbiamo iniziato a sentire sempre più forte questo desiderio e quindi abbiamo deciso di iniziare ad informarmi per capire i vari passi da fare per avere un bambino.


[00:02:20.950] - Michela

Okay ho capito. Come hai conosciuto Barcelona IVF? Come sei entrata in contatto con la clinica?


[00:02:27.360] - Silvia

In realtà noi avevamo individuato la Spagna intanto come il paese dove andare. Perché comunque, dall'idea che ci eravamo fatti e che è probabilmente proprio così, la Spagna è la nazione più all'avanguardia secondo noi almeno sulla procreazione medicalmente assistita. E le opzioni grosso modo potevano essere due, come città o Madrid o Barcellona e per un paio di motivi che ora dirò abbiamo scelto Barcellona.


[00:02:56.820] - Silvia

Uno perché a parte, dunque questo risale a circa tre anni, tre anni e mezzo fa. A livello di voli dall'Italia è collegata veramente bene, ci sono tanti voli da tantissimi aeroporti. Noi siamo di Firenze per l'appunto e negli ultimi anni addirittura c'è anche la low cost Vueling, per dire, che vola direttamente su Barcellona.


[00:03:19.470] - Michela

Anche questo aiuta ovviamente.


[00:03:21.540] - Silvia

Esatto. Oppure alle perse, nel senso nella peggiore delle ipotesi, dall'Italia soprattutto dal Centro-Nord si raggiunge abbastanza velocemente, tra virgolette, anche in macchina ad esempio a Madrid o ad altre città spagnole molto più difficilmente, ma Barcellona essendo comunque vicina al confine anche nella peggiore delle ipotesi, uno anche in macchina in qualche modo ci arriva. E poi in realtà noi, quindi la domanda era come siamo arrivati a voi?


[00:03:48.960] - Michela

Sì, come hai conosciuto la clinica? Vi hanno consigliato o hai fatto tu una ricerca?


[00:03:53.760] - Speaker 1

In realtà siamo state un po 'le apripista, perché poi abbiamo mandato anche altre nostre amiche successivamente. Siamo state le prime in un certo senso sì, abbiamo fatto delle ricerche su internet di cliniche a Barcellona. Poi abbiamo mandato a varie cliniche, ovviamente, delle richieste di informazioni e perché poi noi avevamo il problema, tra virgolette, che non eravamo ancora unite civilmente né sposate. E in alcune cliniche si poteva fare la ROPA.


[00:04:20.400] - Silvia

Diciamo in alcune se non avevamo, non eravamo sposate civilmente non ce lo facevano fare mentre in altre cliniche era concesso e noi non essendo sposate in quel momento, adesso sì ovviamente, diciamo che la vostra clinica comunque ci permetteva di fare questa pratica, questa ROPA, quindi diciamo inizialmente è stato così.


[00:04:43.590] - Michela

Per questo motivo ho capito, bene ho capito. E qual è stato il processo nel momento in cui sei entrata in contatto con la clinica? Con chi sei entrata in contatto e cosa è successo?


[00:04:56.280] - Silvia

Okay dunque noi abbiamo fatto inizialmente un colloquio via Skype con la Dott.ssa Gloria Pagnini e ci siamo trovate subito bene, insomma ci siamo sentite accolte perché comunque in questo processo c'è anche bisogno di sentirsi accolte e che comunque si tratta anche di fidarsi e proprio di affidarsi.


[00:05:16.440] - Michela

Assolutamente.


[00:05:17.250] - Silvia

Sia fisicamente comunque e per quello che c'è da fare anche proprio emotivamente, farsi seguire al 100%. E quindi niente abbiamo deciso che sareste stati voi e da lì è iniziato un po il tutto. Da dopo questa chiacchierata la dottoressa ci ha ovviamente informate in questo colloquio di quelli che sarebbero stati gli esami da fare.


[00:05:42.540] - Michela

E da lì avete iniziato, insomma avete preso la decisione, avete iniziato. Quali sono state le varie fasi del trattamento? Quindi come si è sviluppato il tutto?


[00:05:53.070] - Silvia

Allora in una prima fase, per quanto riguarda la ROPA appunto, dovevamo essere tra virgolette pronte tutte e due. Io che sarei la madre genetica per un discorso di stimolazione e mia moglie poi, chi sarebbe la madre gestante, per portare avanti la gravidanza. Quindi la prima cosa che abbiamo fatto dovevamo sincronizzare i cicli prendendo la pillola.


[00:06:18.570] - Silvia

Quindi la prima fase è stata quella poi io ho iniziato la stimolazione ormonale che sono queste punturine sulla pancia e voglio tranquillizzare tutti perché io ho preso la fobia degli aghi proprio in un modo pazzesco. Ma queste sono punturine, cioè veramente gli aghi sono veramente piccolini e si possono fare tranquillamente da soli. Ora io avevo appunto questa fobia grandissima ed è venuta un'infermiera a casa.


[00:06:45.660] - Michela

Addirittura. Ma tutte le punture sono state fatte dalle infermiere o poi hai preso confidenza?


[00:06:51.900] - Silvia

No Assolutamente. No perché ogni volta era sempre un po emotivamente, insomma avendo paura degli aghi ogni volta ero sempre [interferenza 00:07:02] però diciamo che assolutamente l'ago è veramente piccolino quindi appunto se uno non riesce a farsene da solo o con la propria moglie o con un amico non lo so, si può affidare ad un infermiere.


[00:07:14.490] - Michela

Non è doloroso diciamo?


[00:07:15.780] - Silvia

No assolutamente. È talmente piccolino, io per dire sono anche molto magra quindi ho anche veramente pochissima massa grassa che fa da cuscinetto però assolutamente non si sente niente.


[00:07:26.460] - Silvia

E poi quello che dico sempre è la motivazione. Se la motivazione è forte e quindi si fa tutto alla fine.


[00:07:34.630] - Michela

Si è più forti e si affronta qualsiasi cosa anche se si ha la fobia degli aghi, si è più forti.


[00:07:38.880] - Silvia

Ma sì assolutamente. Perché poi quello che viene dopo è inspiegabile quindi si fa. E invece mia moglie lei doveva fare, doveva prendere progesterone ed estrogeni per preparare l'endometrio ad accogliere l'embrione una volta fatto il prelievo ovociti e transfer appunto.


[00:07:57.390] - Michela

Okay quindi avete dovuto prendere molti farmaci da quello che mi sta dicendo?


[00:08:02.520] - Silvia

Ma no, relativamente no, nel senso che io ho dovuto fare queste punture fino al momento della punzione e mia moglie ha preso progesterone, se non ricordo male, questo progesterone ed estrogeni prima del transfer e poi dopo per sostenere comunque la gravidanza, per aiutarla il più possibile, ha continuato con il progesterone per i primi tre mesi, niente di che insomma.


[00:08:25.530] - Michela

No no certo. Okay, per quanto riguarda il donante come è stato scelto? Cosa sapete del donante di sperma?


[00:08:35.550] - Silvia

Ma in realtà noi sappiamo che è stato scelto, non è stato scelto in realtà, insomma ha fatto tutto la clinica. Noi quello che abbiamo fatto ci avete chiesto i nostri tratti somatici, i nostri colori per trovare un donatore il più possibile simile a noi come colori o [interferenza 00:08:55] come caratteristiche fisiche, brava esatto, e quindi soltanto questo. Noi cosa sappiamo del donatore? Sappiamo l'altezza, il peso, l'origine, e il gruppo sanguigno, cioè che quello si sa.


[00:09:10.800] - Michela

Certo. Cioè se fosse idoneo al vostro certo.


[00:09:14.280] - Silvia

E poi anonimo perché comunque in Spagna obbligatoriamente il donatore è anonimo quindi sappiamo questo.


[00:09:18.150] - Michela

Esatto è anonimo. Quindi arriviamo al fatidico momento della punzione per te, della punizione per te esattamente. Quindi come hai vissuto questo momento?


[00:09:35.670] - Silvia

Allora diciamo che era di mattina, ero molto molto agitata perché intanto era la prima volta che venivamo in clinica quindi non sapevamo in realtà niente.


[00:09:45.800] - Michela

Cosa trovare.


[00:09:50.260] - Silvia

Esatto e quindi ero molto molto agitata ovviamente. Poi comunque insomma sapevo che era una cosa molto semplice però non l'avevo mai fatta quindi c'era un po 'di paura tra virgolette. Però [incomprensibile 00:10:01] che abbiamo trovato in realtà è stata molto accogliente, sia dalle infermiere che erano lì in sala operatoria e dall'anestesista, la dottoressa che mi ricordo è stata molto molto carina e anche la dottoressa che poi mi ha fatto la punzione è stata proprio dolcissima, quindi.


[00:10:19.110] - Michela

La Dottoressa Lin.


[00:10:23.520] - Silvia

La dottoressa Lin esatto, s' esatto. È stata veramente veramente carina. E praticamente non mi sono accorta di niente, nel senso che una volta entrata in sala operatoria il tutto avviene in sedazione, quindi una volta che viene messo diciamo questo farmaco in vena e neanche il tempo di inserire l'ago, praticamente ti addormenti e poi ti risvegli dopo quando è già stato fatto tutto ecco.


[00:10:46.050] - Silvia

E quindi addirittura mi ricordo che quando mi svegliai avevo sognato che ero al mare, quindi proprio.


[00:10:51.820] - Michela

È stato un viaggio piacevole.


[00:10:53.590] - Silvia

Già esatto.


[00:10:57.480] - Michela

Okay e per quanto riguarda invece il transfer di tua moglie? Vuoi raccontarci come l'hai vissuto magari anche da parte tua insomma?


[00:11:07.440] - Silvia

Per quanto riguarda invece la parte della punzione, mia moglie è dovuta stare fuori proprio nel momento in cui ero in sala operatoria perché appunto non poteva venire. Però una volta fatto questa funzione, mi avete spostato in una stanzina e lei è potuta arrivare subito, quindi è stata molto tempo con me e poi da lì in poi.


[00:11:29.310] - Silvia

Invece per quanto riguarda il transfer siamo state sempre insieme. Io sono potuta entrare in questa, mi ricordo c'era questo tipo stanzina, ma non era una stanzina insomma, era una stanza.


[00:11:40.080] - Michela

Una Stanza.


[00:11:42.660] - Silvia

Una stanza esatta. Mi ricordo c'era poca luce, probabilmente proprio per una questione per non dare fastidio agli embrioni, che poi sicuramente immagino sia stato per quello. E mi ricordo c'erano un paio di dottoresse, un ecografo per vedere esattamente dove andare poi a mettere l'embrione e questa dottoressa che poi ci mostrava quello che stava succedendo e poi quello che sarebbe avvenuto.


[00:12:06.030] - Silvia

È stato bello perché comunque eravamo tutte e due insieme in questo momento.


[00:12:11.500] - Michela

È un'emozione comunque forte perché comunque è un momento, è il momento più importante di tutto il percorso quindi è bello poter assistere.


[00:12:21.570] - Silvia

Brava c'è tutta questa aria motivo di positività perché comunque uno pensa sempre che andrà bene, non so è un pensiero in cui uno parte.


[00:12:32.190] - Michela

Importante è anche rimanere positivi per tutto il tempo ovviamente. E l'attesa tra questo momento del transfer fino al test di gravidanza? Se ci puoi dare qualche consiglio a chi ti ascolta per viverlo nel migliore dei modi.


[00:12:52.170] - Silvia

Noi in realtà ci è successa una cosa un po particolare, nel senso che per l'appunto, avevamo entrambe la febbre alta. Però il fatto che ce l'avessi io era diciamo poco importante, nel senso che, non avevo da fare niente di che. Però mia moglie invece sì, perché avendo fatto il transfer questo embrione doveva attecchire, comunque in un certo senso. E ci avevano detto che il fatto di avere la febbre poteva essere un problema comunque per l'embrione, questa temperatura interna alta.


[00:13:24.330] - Silvia

Quindi noi eravamo convinte che non saremmo mai rimaste incinta, eravamo anzi proprio sconsolate, tanto non sarà mai andata bene. Invece mi ricordo che la mattina che poi dovevamo fare questo test che abbiamo fatto a casa, con le urine praticamente, avevamo deciso che saremmo andate in bagno, fatto il test poi appoggiato sul lavandino e poi saremmo tornate a letto e dopo 28 minuti saremmo ritornati a vedere cosa sarebbe successo.

[00:13:49.870] - Silvia

E invece mia moglie aveva fatto la pipì su questo stick e dopo, boh non lo so, tipo tre secondi, si era immediatamente, ce l'avevo io in mano, e si è immediatamente vista la lineetta, quindi subito non avevamo neanche posato. E quindi lì poi c'era l'emozione, l'incredulità, anche la paura direi, perché comunque c'era [interferenza 00:14:12] un nuovo percorso. Cioè credo che veramente, cioè per capire-


[00:14:21.990] - Michela

Un'emozione fortissima.


[00:14:22.860] - Silvia

Sì fortissima, è da vivere basta. Ecco con le parole non si può arrivare a tanto.


[00:14:27.500] - Michela

Non si può spiegare no, ma si percepisce comunque l'emozione anche, sì dai, con l'entusiasmo anche nel raccontarlo e nel riviverlo, troppo bello.


[00:14:34.140] - Silvia

Infatti io proprio anche parlando in questi giorni con mia moglie, proprio noi tutti i ricordi che abbiamo legati a questo viaggio, perché poi è proprio anche un viaggio in tutti i sensi, sono tutti ricordi bellissimi, proprio emozioni forti, proprio belle, proprio da rivivere cento volte nella vita, proprio bello.


[00:15:01.560] - Michela

Lo potete rifare quindi.


[00:15:05.190] - Silvia

Magari, vediamo. [interferenza 00:15:05]


[00:15:12.010] - Michela

Silvia avete deciso di parlare a vostro figlio del percorso che avete affrontato e quindi di aver fatto ricorso al Ropa?


[00:15:21.610] - Silvia

Sì il nostro bambino ha due anni e mezzo, quindi ovviamente diciamo bisogna, abbiamo cercato di usare il linguaggio adatto a quella che è la sua età comunque per fargli capire le cosine quindi appunto poi via via che crescerà magari saremo sempre più completi nella spiegazione. Anche perché si tratta della sua vita e la sua storia e quindi lui ha il diritto di sapere tutto, come è stato desiderato, come è effettivamente successo il tutto.


[00:15:56.770] - Silvia

Perché comunque insomma è stato veramente voluto tanto e questo è alla base alla base di tutto, veramente sì.


[00:16:05.320] - Michela

Bene quindi gliene parlerete di certo.


[00:16:07.090] - Silvia

Assolutamente sì. Ha tutto il diritto sì, con la massima naturalezza, perché è tutto naturale, tutto normale. Che parola brutta normale, però è per rendere l'idea.


[00:16:18.580] - Michela

No certo non c'è nessun tabù ed è giusto che non ci sono tabù in questo senso.


[00:16:22.510] - Silvia

Assolutamente sì perché è fondamentale che percepisca la naturalezza la quale io e mia moglie viviamo e che è così, perché è tutto naturale assolutamente.


[00:16:32.810] - Michela

Certo, certo, bene. Cosa consiglieresti quindi ad una coppia che stanno per iniziare un trattamento? Cosa ti senti di consigliarli?


[00:16:44.680] - Silvia

E di goderselo intanto perché è unico e viverselo appieno con le emozioni anche con le ansie, perché comunque, vabbè ci sono anche quelle diciamo un po.

[00:16:57.460] - Michela

Certo ovviamente.

[00:16:58.880] - Silvia

Esatto. E poi di fare, a livello proprio pratico, di fare la vita più normale possibile perché se deve andar bene, se deve funzionare funzionerà. Quindi che ne so, tipo dopo il transfer non si devono mettere imbalsamati a letto perché, certo magari evitare di fare degli sforzi, che so andare in palestra, tirare su pesi quello sì, però puoi fare veramente tutte le cose normali perché se deve succedere succede e se non deve succedere non succede, quindi tranquille e farlo che è proprio bello.


[00:17:34.890] - Michela

E restare positivi sempre.


[00:17:37.660] - Silvia

Sì positivi sempre.


[00:17:37.660] - Michela

Nonostante la febbre alta.


[00:17:39.550] - Silvia

Sì assolutamente. No certamente certamente sì, quello sempre.


[00:17:45.100] - Michela

Silvia io ti ringrazio moltissimo per il tuo prezioso contributo e per aver condiviso la tua storia con il nostro pubblico. Spero che questo possa essere d'aiuto alle coppie che stanno pensando di intraprendere un percorso simile e che possa anche farle non sentire sole.


[00:18:01.210] - Silvia

Sì sì assolutamente. E l'ultima cosa che mi sentirei di dire, a prescindere appunto da quello che può essere il discorso, la scelta tra virgolette del tipo di PMA, quindi che sia ROPA, inseminazione piuttosto che FIVET o donazione, quello che è. Perché se c'è un desiderio comunque forte alla base di fare questa cosa, di non aspettare, di dire sì ma poi lo farò perché in realtà abbiamo un orologio biologico che c'è ed esiste e e con il quale non ci possiamo fare niente perché è una questione fisica ed è normale che sia così.


[00:18:36.250] - Silvia

Quindi di non aspettare chissà quanto perché più avanti magari ci potrebbero essere oggettivamente delle difficoltà e quindi poi magari uno si butta giù. E quindi di farlo, di buttarsi, in realtà ti butti perché ti butti in qualcosa che non sai cos'è perché non lo sai. Ti lanci proprio, è come lanciarsi nel vuoto però è un gran bel vuoto, diciamo.

[00:19:00.730] - Michela

Si colma con amore diciamo.


[00:19:02.330] - Silvia

Ma assolutamente proprio, è una cosa indescrivibile, proprio una cosa indescrivibile quando poi ce l'hai. Poi ogni fase ovviamente, vedere le facce, le sue cose quando è appena nato e ha dei bisogni e delle richieste, poi via via cresce. Il nostro bambino ha due anni e mezzo e non lo so è uno spettacolo perché parla e c'è non lo so è indescrivibile.


[00:19:24.430] - Michela

Certo no ma guarda, trasmetti pienamente tutto l'entusiasmo realmente di ciò che si ottiene dopo questo percorso quindi ci fa molto piacere che hai condiviso con noi la tua esperienza.

[00:19:40.600] - Silvia

Grazie a voi.


[00:19:40.600] - Michela

E niente ti ringrazio di nuovo allora e in bocca al lupo per tutto.


[00:19:43.900] - Silvia

Grazie grazie Michela


[00:19:45.280] - Michela

Ciao Silvia.


[00:19:57.910]

IN Fertile-CAST, the Barcelona IVF Podcast.